Un nuovo asse costiero a scorrimento veloce per l’area metropolitana di Cagliari

In questo post, vorrei immaginare un asse costiero che vada a comporre, insieme ad una nuova arteria nell’entroterra (di cui parlerò in un prossimo post), una nuova circonvallazione di Cagliari, più esterna e completa rispetto all’attuale 554.

In questa immagine potete avere una panoramica generale del tracciato evidenziato in rosso, con gli svincoli indicati dai segnaposto verdi.

asse costiero

Partendo da sud-ovest, l’asse costiero seguirebbe l’attuale tracciato della 195 (il cui traffico attuale verrà in gran parte smaltito al termine dei lavori per la nuova SS 195, argomento sul quale ho già scritto un precedente post), con le attuali due corsie portate a quattro anche nel tratto tra il restringimento di Giorgino e la rotonda di Macchiareddu.

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Dopo il ponte della Scaffa, le cui attuale carreggiata dovrebbe necessariamente essere allargata (già adesso le due corsie per senso di marcia sono schiacciate tra i guard-rail centrale e laterali, costituendo un pericolo per le automobili), per evitare che si formi un tappo, e al termine di via Riva di Ponente (anch’essa allargabile senza troppe difficoltà a quattro corsie), il tracciato proseguirebbe sottoterra tramite il tunnel di cui si parla ormai da almeno vent’anni (è stato purtroppo accantonato dalla giunta Zedda, ma non mi stupirei se venisse rispolverato nei prossimi anni), che permetterebbe la trasformazione di via Roma in un’enorme piazza sul mare (di questo parlerò in uno specifico post).

asse costiero 2La strada risalirebbe in superficie all’altezza del Molo Ichnusa e da qui le alternative per collegarsi a viale Poetto sarebbero due: viale Diaz e innesto in viale Poetto attraverso Ponte Vittorio oppure viale Colombo e realizzazione di un nuovo collegamento dalla rotonda di viale San Bartolomeo. Tra le due scelte, propendo per la prima, non tanto per il tracciato leggermente più breve e insistente su sede già esistente, quanto per evitare di isolare la zona di Su Siccu dal resto della città (oltre che dalla zona della Fiera, con la quale già in un altro post avevo ipotizzato un’integrazione), che finirebbe per trovarsi in una situazione urbanistica e infrastrutturale non troppo diversa da quella attuale di Sant’Elia.

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Il tratto non costiero del Poetto prevederebbe solo due svincoli, uno all’altezza di viale Tramontana (per collegare a nord La Palma e il Quartiere del Sole e a sud Sant’Elia, San Bartolomeo e la zona di Calamosca e della Sella del Diavolo) e uno a Marina Piccola. Il tratto costiero potrebbe invece avere uno svincolo presso l’attuale rotonda dell’Ospedale Marino e uno presso la rotonda di Margine Rosso.

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L’ultimo tratto, quello dalla rotonda di Margine Rosso fino all’innesto sulla nuova 554, è sicuramente quello che presenta le maggiori difficoltà di adeguamento, in quanto molti edifici insistono direttamente sull’asse stradale, quindi i miglioramenti possibili rispetto alla situazione attuale non sono sicuramente numerosi; tuttavia, al di fuori dei due tratti interamente urbanizzati lungo la SP 17 (Margine Rosso, dalla rotonda fino al Rio Foxi, e il tratto tra il parco Andrea Parodi di Sant’Andrea e il biforcamento prima del Riu Su Pau e delle lottizzazioni di Marina Residence e Santa Luria), ci sono ancora aree non edificate sufficienti per garantire la fattibilità di una strada a scorrimento veloce sul resto del tracciato. Nel tratto finale, all’altezza di Capitana, l’asse costiero abbandonerebbe il tracciato della SP 17 e seguirebbe l’attuale Strada Comunale di Is Meris, fino all’innesto sull’attuale nuova SS 554.

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Updated: Maggio 19, 2016 — 4:29 pm

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