Il canyon di Tuvixeddu e il completamento a ovest dell’Asse Mediano

In questo post parlerò di un progetto abbastanza discusso in passato: la congiunzione dell’asse mediano con il Raccordo San Paolo, così da completare un anello di scorrimento veloce intorno alla zona centrale della città e decongestionare le varie via Is Mirrionis, via Is Maglias, via Cornalias, viale Trieste, ecc. Anche il centro verrebbe liberato da una notevole mole di traffico, in quanto la strada in questione sarebbe sicuramente preferibile per attraversare la città da est a ovest e da nord a sud (e viceversa, chiaramente) rispetto a viale Merello, a via Dante, al largo Carlo Felice, eccetera.

Ecco il percorso che ho immaginato:

Il primo tratto di questa strada coinciderebbe con l’attuale via Cadello, la cui carreggiata è già sufficientemente larga e i cui attuali attraversamenti pedonali verrebbero ridotti e sopraelevati, eventualmente portando il marciapiede all’interno del Parco, da tenere così necessariamente aperto, illuminato e fruibile anche durante le ore notturne.

Dopo l’incrocio con via Cornalias, si potrebbe valutare se proseguire con un tunnel sotterraneo o se restare sull’attuale sede stradale, utilizzando un breve sottopassaggio per gli incroci con la suddetta via Cornalias e con via Is Mirrionis; tuttavia, vista la vicinanza di case e negozi alla strada in questo tratto, forse la prima ipotesi sarebbe la più percorribile.

Dopo il superamento di via Is Mirrionis, il colle di Tuvumannu verrebbe attraversato da un tunnel già esistente da anni, ai piedi delle palazzine di via Castelli sino all’incrocio con via Is Maglias.

Qui si trova il tratto che più ha creato contestazioni e che, in definitiva, ha causato il blocco del progetto: il canyon di Tuvixeddu. Si tratta di un percorso estremamente suggestivo, ma assolutamente artificiale, in quanto nato negli anni ’50 come strada di collegamento per la cava dell’Italcementi. Non mi sembra pertanto che si tratti di un bene monumentale e inviolabile, specialmente se consideriamo che gran parte dei Cagliaritani non ha mai neanche avuto modo di vederlo e che era inaccessibile fino a pochissimo tempo fa. Sottolineo inoltre che il tunnel non ricade nell’area della necropoli fenicio-punica e che la possibilità di trovare o danneggiare reperti archeologici è pressoché nulla, proprio per il fatto che la zona è stata ormai soggetta all’intervento umano in maniera in gran parte irrecuperabile. Volendo vagare un pò con la mente, è suggestivo anche immaginare l’utilizzo di questa strada, specialmente per il tratto all’interno del Canyon, per eventi sportivi automobilistici.

Dopo lo sbocco del Canyon, alle spalle del Liceo Classico Siotto, la strada tornerebbe nuovamente sotto terra per superare in tunnel viale Trento e viale Trieste e sbucare in via San Paolo; successivamente, attraverserebbe la ferrovia in sopraelevata o in tunnel e si innesterebbe infine nel Raccordo San Paolo.

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