Sulla questione stadio a Cagliari

Pare che ormai sia confermata la futura permanenza del Cagliari Calcio nella zona di Sant’Elia, contrariamente a tutto ciò che è stato detto negli ultimi anni a riguardo. Personalmente sono combattuto tra la felicità per la risoluzione di una questione che si trascinava da anni e che ha portato la squadra all’abbandono da parte di Cellino e alla conseguente retrocessione e il pessimismo derivante da una scelta a mio avviso poco appropriata per Cagliari e per il Cagliari, per i motivi che spiegherò in questo post.

Vediamo innanzitutto quali sono state le aree sondate per il nuovo stadio, escludendo quelle esterne all’area metropolitana di Cagliari (in primis Villacidro e Ottana), non perché non ritenga il Cagliari squadra di tutta la Sardegna, ma perché, se è già mezzo vuoto ora che si trova a 30 minuti di distanza da mezzo milione di abitanti, mi sembra poco sensato, specialmente visti gli investimenti necessari per realizzare uno stadio da serie A, trasferirlo in un paese dal quale in un’ora ne raggiungi 50 mila.

hinterland cagliari

Nella mappa ho evidenziato le zone di Santa Caterina (Elmas), Is Arenas (Quartu Sant’Elena), Su Stangioni, San Paolo e Sant’Elia (tutte in comune di Cagliari).

Santa Caterina, zona adiacente all’aeroporto e rientrante nei piani di espansione di questo, mi sembrerebbe ridicolo destinarla alla costruzione dello stadio, sia per l’incremento del traffico in una zona sensibile, sia soprattutto perché impedirebbe lo sviluppo dell’aeroporto nei prossimi anni.

Anche la zona di San Paolo, tra il ponte della Scafa e la vecchia Città Mercato di Santa Gilla (dove attualmente c’è il circo), non mi ha mai convinto: l’area è troppo piccola per ospitare uno stadio (con relativi parcheggi e servizi accessori), troppo vicina agli imbuti del traffico della Scafa e di viale la Playa, già oggi spesso congestionati dal traffico e quasi sicuramente ricca di reperti archeologici che ritarderebbero (o forse bloccherebbero) i lavori, in quanto in quell’area si trovava l’antica città di Santa Igia.

Is Arenas mi è sempre sembrata una soluzione di ripiego e assolutamente non a lungo termine, in quanto difficilmente raggiungibile dal resto dell’area urbana (non solo è posta verso il confine orientale di questa, ma nella zona meno servita da arterie di scorrimento) e dell’intera Sardegna, in mezzo ad una città di 70 mila abitanti ma con una struttura stradale simile a quella di un paese di 5 mila e potenzialmente in grado di ingolfare ulteriormente viale Marconi, unico vero collegamento tra Cagliari, Quartu, Quartucciu e Selargius.

Per quanto riguarda Sant’Elia, mi è sempre sembrato pazzesco che una zona a due passi dal centro, adiacente al parco più grande della città (la Sella del Diavolo) e affacciata sul mare sia stata destinata ad ospitare palazzoni popolari, parcheggi e uno stadio. La zona ha un potenziale enorme e dovrebbe essere valorizzata a fini turistici, congressuali e d’intrattenimento (di tutto questo parlerò però in un post dedicato proprio al quartiere di Sant’Elia).

Resta quindi la zona di Su Stangioni, nella Piana di San Lorenzo: quest’area mi sembra perfetta e, guarda un pò, lo stesso Piano Urbanistico Comunale di Cagliari la destina alla costruzione di impianti sportivi! Lo stadio sarebbe adiacente all’area urbana, ma non circondato da essa, e perfettamente baricentrico nei confronti di quattro grandi arterie stradali: la 131 e la 130, che vi porterebbero i tifosi di tutta l’isola senza che debbano necessariamente entrare in città, e la 554 e l’Asse Mediano che lo collegherebbero con l’intero hinterland, oltre che velocemente raggiungibile dall’aeroporto.

Essendo quest’area al centro di interminabili polemiche (Monserrato ne rivendica la proprietà in quanto appartenente alla cittadina fino al 1928; in quest’anno, infatti, il Comune di Monserrato, insieme al resto dell’hinterland, venne accorpato a quello di Cagliari e quando si separò nuovamente, nel 1991, questa zona era ormai separata dal paese da una striscia di terra larga 800 metri concessa al Comune di Selargius, staccatosi da Cagliari già nel 1947, e rimase quindi al Comune di Cagliari), altre zone adiacenti che potrebbero essere utilizzate per lo stadio sono quelle che ho evidenziato in questa mappa:

proposte alternative stadio

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